Lavori di consolidamento di via XXV Aprile e sistemazione delle aree adiacenti
LOCALITA' | San Giovanni in Fiore (CS) - ITALIA | ||
COMMITTENTE | Comune di San Giovanni in Fiore | ||
PROGETTO ARCHITETTONICO | Ing. Franco Spadafora, MSM Ingegneri Associati | ||
CONSULENZA ARCHITETTONICA | Arch. G. Longobardi - Arch. G. Spadafora | ||
PROGETTO STRUTTURE | Ing. Franco Spadafora, MSM Ingegneri Associati | ||
ANNI | 1998-2001 | ||
IMPRESA | Impresa Gallo Raffaello - Castrolibero (CS), Iaquinta Saverio - San Giovanni in Fiore (CS) | ||
DESCRIZIONE |
Il progetto del consolidamento del tratto di strada dissestato, prevede la realizzazione di una nuova opera di sostegno, fondata alla quota di base del vallone, la quale, con altezza variabile da un massimo di 10.70 m in corrispondenza della zona centrale del vallone, ad un minimo di 1.60 m agli estremi laterali, in adiacenza agli edifici esistenti, consente, con il riempimento a tergo, di ricavare un'estesa area da utilizzare in parte per l'allargamento dell'esistente carreggiata e, per la rimanente parte, per ottenere uno spazio da sistemare a verde pubblico. L'opera di sostegno è composta da un muro in calcestruzzo armato, di altezza variabile, che chiude parzialmente il vallone esistente scavalcando un tombino di smaltimento delle acque defluenti dal bacino sotteso dal vallone. Detto tombino viene sostituito con un manufatto nuovo in c.a. per il tratto che viene ad essere interessato dalle fondazioni del muro di sostegno. Al fine di poter disporre della massima superficie utile per la sistemazione dell'area da destinare a verde pubblico, compatibilmente con il tracciato del muro di sostegno definito dal rispetto del minimo distacco dagli edifici esistenti e dalla possibile minimizzazione del tratto di scavalco del tombino suddetto, è prevista la realizzazione di solette a sbalzo in sommità al muro di sostegno, lungo tutto il suo sviluppo. E' prevista inoltre la creazione di una rampa di scale a sbalzo dalla parete di sostegno, che ripristina e migliora il collegamento in quota tra via XXV Aprile e la sottostante via Bellini, alla quale attualmente si accede mediante una scala ripida e scomoda. La formazione del riempimento a tergo della nuova opera di sostegno comporta il formarsi di un rilevante carico verticale sulla soletta di copertura dell'attuale tombino, la quale non possiede dimensioni ed armature adeguate a sopportare questo aumento di carico. Risulta pertanto necessario prevedere la formazione di un solettone in c.a. che, scavalcando l'impronta del tombino, scarichi, sul terreno adiacente alla quota di base dello stesso, il suddetto carico verticale tramite un riempimento di magrone effettuato lateralmente alle pareti del tombino. Inoltre, allo scopo di scongiurare possibili problemi di dissesto della muratura esistente posta a chiusura dell'arcata muraria del ponte stradale, a causa della spinta determinata dal materiale di riempimento, si prevede l'esecuzione di una paretina in c.a. a tutta altezza, di superficie superiore alla muratura di tamponamento suddetta, collegata a quella portante del ponte. Come detto in premessa è prevista la demolizione di un fabbricato esistente, posto sulla verticale del tombino a monte del ponte stradale, il quale manifesta al suo interno segni di deterioramento, probabilmente determinati dal suo stato di abbandono. La demolizione è prevista per tutte le murature in elevazione, fino ai locali seminterrati posteriori, al disotto dei quali passa il tombino di smaltimento delle acque. Anche per questo tratto di tombino risulterebbe troppo elevato il carico verticale indotto sulla sua copertura dal peso del terreno di riempimento previsto per la nuova sistemazione superficiale, per cui occorre creare un idoneo solettone in c.a. che lo scavalchi sottraendolo al carico verticale del riempimento. L'insieme degli interventi è completato da una serie di opere accessorie e funzionali alle sistemazioni architettoniche di superficie, quali rampe di scale, muri di recinzione e di contenimento minori, così come rappresentati e dettagliati negli elaborati grafici progettuali. Alla base delle scelte progettuali operate per la sistemazione delle due aree che si vengono a creare mediante la costruzione della nuova opera di sostegno di valle e la demolizione del fabbricato esistente, vi è il presupposto di attribuire alle due zone valenze funzionali ed architettoniche diverse, pur avendo in comune entrambe l'obbiettivo di creare degli spazi urbani destinati alla fruizione dei cittadini, con caratteristiche di verde pubblico, assente in questa zona del tessuto urbano e peraltro raro in tutto il resto del paese. L'operazione di riqualificazione delle zone interessate dagli interventi, è composta da tre diversi aspetti: il primo è legato alla definizione dei percorsi, intesi come percorrenza di attraversamento e percorrenza visiva, il secondo dall'individuazione degli spazi del gioco ed il terzo dalla definizione degli spazi della sosta. In particolare, nell'area che si viene a creare "a valle", a seguito della costruzione della nuova opera di sostegno, è stato tracciato il percorso pedonale di collegamento delle due estremità del tratto stradale interessato, mediante una sequenza di rampe inclinate e gradini. Il percorso pedonale attraversa l'area diagonalmente consentendo da una parte la vista verso valle e definendo dall'altra un'area verde, separata dalla strada mediante una siepe continua che ne segue il perimetro lungo tutto il ciglio stradale e alla quale è stata assegnata la funzione di spazio giochi per i bambini, all'ombra di alberi frondosi che rafforzano e sottolineano la volontà di chiusura verso l'adiacente carreggiata. Gli spazi destinati alla sosta, invece, sono stati localizzati in prossimità dell'affaccio a valle e attrezzati con sedili continui in c.a., il cui sviluppo si articola lungo la rampa di attraversamento, terminando in un pettine finale di sedili senza schienale, la cui libera utilizzazione quindi, conferisce a questo spazio vocazione di punto di incontro ed interscambio. Per sottolineare il carattere "urbano" dell'intervento si è scelto di collegare l'area anche con la sottostante via Bellini tramite una scalinata che, salendo a sbalzo lungo il muro di sostegno a valle, arriva direttamente nell'area attrezzata per la sosta. Per l'area detta a "monte", ovvero quella ricavata dalla demolizione di un fabbricato esistente, si è operata una scelta progettuale che, pur risentendo della viabilità esistente che la circonda, costituita da un accesso privato e da una stretta carreggiate in discesa, intende attribuire a questa area funzione di spazio più raccolto e tradizionalmente più chiuso, quale quello di una "piazzetta" urbana, definita dalle quinte costituite dagli edifici esistenti e da una sistemazione a terra che privilegia la sosta. Si è cercato, all'interno del perimetro irregolare dell'area, di creare una sequenza di spazi ordinati e progressivamente più raccolti, articolati lungo un percorso trasversale individuabile unicamente per il diverso orientamento della pavimentazione. L'area è prevista in piano con la quota stradale di via XXV Aprile, perimetrata da un muro esistente e da un nuovo muro di recinzione, in corrispondenza dei quali si prevede la creazione di una siepe continua che, anche in questo caso, tenda a svincolare la viabilità circostante dalla sistemazione a verde interna. |